L’utilizzo del Biofeedback e del Neurofeedback ha radici lontane nel secolo scorso e negli anni ’60-70 le prime applicazioni a livello terapeutico iniziano ad essere riconosciute come valide tecniche psicofisiologiche, per nulla invasive e utili per la salute.
L’evoluzione tecnologica, i numerosi studi scientifici e l’obbligo di rispettare specifici standard di formazione sono stati determinanti per lo sviluppo delle neuroscienze applicate negli ultimi 40 anni.
L'American Association of Applied Psychophysiology and Biofeedback (AAPB, Moss and Gunkelman 2002, LaVaque et al 2002) e The International Society for Neurofeedback and Research (ISNR) hanno stabilito i livelli di efficacia di neurofeedback e biofeedback per le diverse condizioni cliniche.
La prima decade degli anni 2000 è stata caraterizzata dalla ricerca e scoperta di bio e neuromarkers capaci di dare informazioni importanti su come funziona il nostro sistema mente-corpo soprattutto nelle condizioni di fragilità. Negli ultimi 10 anni l’attenzione è rivolta all’utilizzo di tali conoscenze per continuare a supportare le evidenze scientifiche e nuove scoperte ma soprattutto perché tale “sapere” sia a servizio dell’essere umano.